Evento dedicato all’analisi delle prospettive di crescita, delle criticità infrastrutturali e degli standard ESG che stanno definendo il nuovo scenario strategico del settore data center.
Analisi comparata delle infrastrutture, dei costi energetici e dei modelli di sviluppo dei data center nei principali mercati UE
Scenari 2025-26, con focus su cablaggi sottomarini, incentivi PNRR e partnership pubblico-private
KPI energetici, ridurre l’impronta carbonica e allinearsi alle direttive UE per infrastrutture resilienti ed efficienti
Il Centro Studi RPVS insieme al CER ci ha mostrato un’Italia che ha già superato i 500 MW di capacità installata e che dispone di una pipeline di progetto che la porterà, entro il 2030, ad 1 GW.
Investitori e operatori (anche internazionali) hanno confermato impegni per oltre 37 miliardi di euro, cifra che sposta il tema data-center dall’avanguardia tecnologica alla politica industriale nazionale.
Il benchmark europeo ci ricorda che paghiamo ancora un differenziale di circa 61 €/MWh (Italia 125,6 €/MWH – Spagna 64,4 €/MWH) rispetto al benchmark iberico; ma sappiamo anche che esistono strumenti e tecnologie che possono assottigliare rapidamente questo spread.
L’obbligo di riportare gli indicatori di efficienza che misurano i consumi di energia e acqua PUE, WUE e quota rinnovabili non è un adempimento burocratico: è diventato il passaporto per accedere alla catena di fornitura dei grandi cloud provider.
Digitale ed energia non devono correre su binari paralleli: convergerli significa creare un moltiplicatore di PIL sostenibile.
Mettere insieme questi due mondi non significa solo alimentare server con energia pulita; significa progettare ecosistemi in cui la capacità di calcolo accelera la decarbonizzazione e, viceversa, le reti rinnovabili espandono il potenziale digitale.
Ridurre l’iter autorizzativo è possibile. Procedure unificate, due-diligence standardizzate: alcune Regioni lo dimostrano, possiamo portare l’iter sotto i sei mesi.
A prezzo calmierato per trasformare il Power Gap da freno competitivo a leva di attrazione.
I cavi BlueMed, SeaMed, 2Africa e Quantum Cable offrono la base per micro-cluster a bassa latenza che possono riattivare aree industriali dismesse e generare sviluppo locale.
L’Italia deve incrementare la formazione di tecnici specializzati. Occorre stimolare di più l’alleanza tra politecnici, ITS e imprese per una filiera dedicata al Data-Center Engineering.
Una super-deduzione per le infrastrutture e un credito d’imposta per il revamping brownfield possono accelerare di anni gli investimenti e rendere il Paese realmente competitivo rispetto ai mercati FLAP-D.
Il 3 luglio a Roma si è tenuto l’evento organizzato da RINA Prime Value Services, in collaborazione con il Centro Europa Ricerche, durante il quale è stato presentato il report “Data Center 2025”, un’analisi approfondita sul mercato italiano dei data center e sul loro impatto crescente nel settore immobiliare.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti, investitori, istituzioni e operatori del real estate. Sono stati esplorati i trend emergenti, gli scenari di sviluppo e le implicazioni economiche, ambientali e normative di un settore che, nel solo 2024, ha attratto oltre 37 miliardi di euro di investimenti.
Rivedi i contenuti chiave presentati durante l’evento. Le slide offrono una sintesi dei principali temi trattati, dalle dinamiche di mercato alle prospettive di sviluppo del settore data center in Italia.
Rivedi i contenuti chiave presentati durante l’evento. Le slide offrono una sintesi dei principali temi trattati, dalle dinamiche di mercato alle prospettive di sviluppo del settore data center in Italia.
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Panel di confronto: il punto di vista degli operatori
Un confronto tra esperti del settore per discutere di opportunità di investimento, semplificazioni normative e modelli infrastrutturali.
RINA Prime Value Services supporta i propri clienti nella transizione verso un futuro più evoluto e sostenibile. Grazie a una costante ricerca in innovazione tecnologica e digitalizzazione, a un ricco patrimonio informativo distintivo e ad un forte impegno per la sostenibilità, RINA Prime Value Services, unitamente alle sue controllate, è in grado di assistere operatori del mercato pubblico e privato con servizi progettati per proteggere e incrementare il valore del capitale immobiliare in ogni fase dell’investimento; dall’assessment alla fattibilità e progettazione, dalla fase di costruzione alla fase di gestione, fino alla valorizzazione e dismissione/alienazione.
RINA Prime Value Services è la legal entity di RINA in ambito Real Estate. Attraverso una rete globale di 5.800 professionisti, che operano in + 200 uffici distribuiti in 70 paesi, RINA sostiene gli operatori del mercato durante l’intero ciclo di vita dei loro progetti.
Il centro Europa Ricerche – CER – è un centro studi di economia applicata che analizza, prevalentemente attraverso la predisposizione di modelli econometrici, i temi centrali della politica economica italiana ed europea.
Predispone analisi e previsioni di breve e medio periodo sulle tendenze dell’economia italiana, valutazioni quantitative su provvedimenti di politica economica, studi e ricerche di finanza pubblica, politica tributaria, politica monetaria, politiche sociali, politica industriale, politica ambientale.
Le valutazioni e le previsioni del CER costituiscono da tempo un importante punto di riferimento. Il CER viene periodicamente sentito su questi temi dal Parlamento. Per la Corte dei Conti e per il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, il CER contribuisce alla periodica realizzazione di “previsioni di consenso”.
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